Le cause del dito a scatto
Le cause del disturbo cosiddetto del “dito a scatto” non sono accertate, anche se sono associate a patologie quali artrite reumatoide, gotta, diabete o traumi localizzati nella zona del palmo della mano o alla base delle dita.
I primi sintomi della patologia del dito a scatto, che è piuttosto frequente, possono essere sensazioni di fastidio alla base del dito o del pollice, nel punto di congiunzione con il palmo. Alla pressione, questa zona risulta molto spesso molle, ma è possibile rilevarvi un nodulo.
Quando il paziente flette o estende il dito avverte dolore perché il tendine colpito è quello che muove queste articolazioni. A volte le dita si irrigidiscono, fino a rendere molto difficile la semplice estensione o flessione.
Diagnosi del dito a scatto
La diagnosi del dito a scatto viene effettuata da un medico specialista, solitamente un ortopedico o un chirurgo della mano, attraverso un esame clinico. In genere, non sono necessari esami di imaging come ecografie o radiografie, a meno che non si sospettino altre condizioni associate.
Trattamento del dito a scatto
La terapia per il “dito a scatto” mira ad eliminare le condizioni che impediscono il libero movimento delle dita riducendo il gonfiore intorno al tendine flessore e alla sua guaina sinoviale per permetterne la piena funzionalità.
Trattamenti non chirurgici
Nelle fasi iniziali, il trattamento conservativo può essere efficace e comprende:
Riposo e immobilizzazione: evitare movimenti ripetitivi che aggravano il problema.
Terapia farmacologica: farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per ridurre dolore e infiammazione.
Infiltrazioni di corticosteroidi: iniezioni locali per ridurre l’infiammazione e migliorare la mobilità.
Fisioterapia e stretching: esercizi specifici per migliorare la mobilità e ridurre il blocco tendineo.
Intervento chirurgico
Se il trattamento conservativo non porta miglioramenti, si può ricorrere alla chirurgia. L’intervento consiste in un piccolo taglio alla base del dito e viene sezionata la puleggia A1 che impedisce lo scorrimento tendineo.
Tempi di recupero
Il recupero dopo l’intervento chirurgico richiede tra i 15 e i 21 giorni. Dopo l’operazione, è consigliata una leggera riabilitazione per recuperare completamente la funzionalità della mano.
Prevenzione del dito a scatto
Per prevenire il dito a scatto, è utile:
Evitare movimenti ripetitivi e sforzi eccessivi della mano.
Praticare esercizi di stretching per mantenere la flessibilità delle dita.
Prestare attenzione ai primi sintomi per intervenire tempestivamente con trattamenti conservativi.
Conclusione
Il dito a scatto è una patologia comune che può influire sulla qualità della vita, ma con la diagnosi precoce e il trattamento adeguato, è possibile risolvere il problema efficacemente. Se si sospetta di avere questa condizione, è importante consultare uno specialista per individuare la migliore strategia terapeutica.
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